Estate spazzata via: così tromba d'aria ha devastato litorale. Agricoltori in ginocchio

2022-09-09 19:54:47 By : Ms. Cherry Wei

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MONDRAGONE. Sono numerose le segnalazioni dei danni causati dalla tromba d’aria con conseguenziale bomba d’acqua che si sono abbattuti questa mattina alle ore 7 nel territorio di Mondragone. Presso il cimitero comunale in località la Starza, il vento forte ha fatto precipitare un cipresso secolare, il quale cadendo ha rotto il muro di recinzione e fortunatamente non c’erano passanti a quell’ora. Al riguardo sui social montano polemiche sulla manutenzione degli alberi cimiteriali che a questo punto costituiscono con i loro rami secchi e con la loro chioma un vero e proprio pericolo.

Ma la situazione più incresciosa si registra in località Levagnole, dove insiste la stradina che dalla via Provinciale Incaldana, porta al Belvedere dove sorge lo storico santuarietto di Maria Ss Incaldana, patrona della città di Mondragone. Ebbene lungo questa traversa, che supera i campi e conduce appunto al luogo di culto amato dai mondragnesi, i quali ogni anno partono da qui per la storica processione con l’icona antichissima della Vergine Maria, stamane si sono abbattuti numerosi alberi e i canali già riempiti di detriti per l’alluvione di marzo, ora versano in condizioni pietose. Su tale arteria la tempesta che scaricò acqua piovana a go go arrecò danni anche al pontile, che perse metà della sua spalla di cemento armato. In base alla segnalazione effettuata stamane dall’agricoltore Basilio Tucci, il canale di scolo delle acque non esiste quasi più in quanto pieno di detriti e spazzatura. “Dovrebbe essere una strada trattata come un giardino per la storia e il valore che ha – ha ribadito Basilio Tucci – invece la tromba d’aria di oggi ha messo in evidenza come la stessa sia caratterizzata da scarsa manutenzione e indifferenza da parte dei cittadini e delle istituzioni locali. Non voglio apparire come uno sciacallo sugli eventi infausti, ma non mi piace il silenzio di tutti su questi problemi cittadini, perché magari ci si accontenta dei contentini”. I vigili del fuoco stamane per liberare la carreggiata in questione hanno dovuto tagliare gli alberi caduti e i rami, pero’, ora fanno bella mostra nei fossati. “Ci aspettiamo per lo meno un sopralluogo della Protezione Civile e dell’amministrazione comunale per ridare dignità a questo luogo, visto che si attendono interventi concreti dal mese di marzo” – ha tuonato Tucci.

In effetti l’area di Levagnole soggetta già al problema idrogeologico necessiterebbe prima di tutto di uno studio e di una progettazione di risanamento dell’area che sorge a pochi passi da una zona termale.