Come promuovere il proprio brand con l’abbigliamento personalizzato - OUBLIETTE MAGAZINE

2022-09-23 19:43:56 By : Mr. Carl SPO

Non ci gireremo attorno: in soli dieci anni abbiamo visto il mondo cambiare grazie ad internet. Le possibilità di mercato odierne sono di gran lunga superiori ma, bisogna ammettere, che anche l’impegno è diventato maggiore.

La creatività ha assunto un ruolo fondamentale in questo nuovo mondo nel quale ogni utente – tutti noi – è bombardato da immagini continue. Foto e video si interfacciano continuamente alla nostra vista che, per la troppa sollecitazione, reagisce solo a ciò che vede “cool” come direbbero gli anglosassoni, cioè a ciò che reca un minimo di stupore.

Ed è proprio di questo che si vuole trattare nell’articolo: come creare stupore per promuovere il proprio brand, sia esso riguardante una grande multinazionale oppure un e-commerce a gestione familiare od anche una band indie. Chiunque abbia in mente di promuovere qualcosa deve forzatamente attraversare lo step del logo, per beneficiare di una brand identity.

Questo primo step è fortemente connesso alla creatività, prima di scegliere un logo bisogna guardarsi intorno nel web e studiare con calma ciò che è già stato creato, questo per non cadere in facili doppioni. Si consiglia di affidarsi ad un professionista del settore che, oltre a saper realizzare in grafica anche la più varia nebulosa idea, è perfettamente conscio della ricerca di possibili simil-duplicati. Un primo passo del genere permetterà di stare sereni per il futuro e di iniziare una campagna di promozione senza sgraditi intoppi.

Ciò a cui si deve mirare, oltre alle recensioni positive degli utenti (siano essi clienti o semplici follower), è aver spazio disponibile in portali web (magazine, per esempio) che trattano dell’azienda (o del nuovo libro, o di un prodotto specifico, o di un cd) in modo spontaneo. Questi due fattori porteranno ad aver una buona reputazione ed ad accedere ad un buon posizionamento nell’algoritmo di ricerca dei motori di ricerca.

Ma basta occuparsi della sola promozione sul web oppure bisogna agire anche nel “mondo fisico”?

Ebbene, malgrado sia decisivo comparire nel “mondo virtuale” bisogna necessariamente pensare anche al fattore più carnale, perché è nell’unione di queste due componenti che si può avere un rapporto più amichevole con l’utente che non sarà solo un semplice “cliente” ma diventa anche un megafono per l’attività.

E se anni ed anni fa si utilizzavano i “bigliettini da visita” come unica soluzione oggi si ha a disposizione un ventaglio di scelta di oggetti sui quali inserire il proprio logo così ampio da recare una profonda incertezza.

La domanda è sempre la stessa: scegliere un gadget di ultima generazione oppure andare sul “classico”?  La risposta è sempre la stessa: entrambe le soluzioni sono ottime ma dipende dal target di utenza che si vuole raggiungere e, diciamola tutta, dalla quantità di denaro che si può investire al momento della scelta. È indubbio, lo capirebbe chiunque, che poter aver entrambe le tipologie di gadget significa aver un maggior bacino di utenza nell’immediato ma non tutti possono permetterselo e, nella vita, è auspicabile scegliere la via che porta maggior vantaggio. Ed effettivamente c’è un modo per poter promuovere qualsiasi brand (azienda, e-commerce, band musicale, magazine, casa editrice, etc.) in modo vincente: t-shirt pubblicitarie.

Banale? No. Vincente. Ci vorrà poco tempo per spiegarlo: a differenza di tante tipologie di gadget (sia classici sia di tech) le t-shirt vengono indossate, dunque non appoggiate in una scrivania in ufficio oppure lasciate nel vano portaoggetti dell’auto od anche nascoste nella tasca di una borsa. Non diventano un arredo, un ninnolo da far vedere agli amici o da usare con un arco di tempo ristretto ma, essendo indossate, si muovono nello spazio, possono accedere ad eventi, mostre, fiere, aperitivi, giornate di svago, etc.

La differenza con altri capi da indossare è semplice: la dimensione dell’oggetto stesso. Una sciarpa, un cappellino, una bandana, un braccialetto, una borsa sono tutti ottimi gadget ma di dimensioni ridotta rispetto alla t-shirt, e dunque è ridotto lo spazio disponibile per la stampa del logo di un brand e per questo avrà minore visibilità.

Si sottolinea che è possibile scegliere tra una vasta gamma di esemplari di t-shirt per garantire la massima resa anche per i corpi femminili che necessitano di modelli più elasticizzati e conformi. Per i materiali si aggiunge che il cotone è il più richiesto perché è comodo, leggero, resistente, ma non è consigliato in ambienti sportivi perché necessita di molto tempo per asciugarsi. Invece, il poliestere è decisamente un tessuto perfetto per lo sport perché molto assorbe l’umidità molto velocemente. Se si è sensibili all’ambiente si può optare per il “cotone organico” realizzato con un processo naturale. Se si punta sull’eleganza la stoffa consigliata è il jersey, soprattutto per le donne perché è elastica; la sagomatura rende la t-shirt adatta a varie tipologie di incontri anche per una cena fra amici.

“Un marchio per una società è come la reputazione di una persona. Puoi guadagnare reputazione, cercando di fare bene le cose difficili.” – Jeff Bezos

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